corso Toscana, Facilitazione

Cambiare lo sguardo sul mondo: l’esperienza della facilitazione

Ad aprile 2022 avrà inizio la quarta edizione del corso base di facilitazione in Toscana. Un viaggio dentro la facilitazione, surfando tra le onde del cambiamento personale, dei gruppi, delle comunità. Un viaggio che, ad ogni tappa, saprà donarti strumenti, cambi di prospettiva, scoperte per accrescere le tue competenze facilitanti. Abbiamo chiesto a una delle corsiste della prima edizione del corso di raccontarci la sua esperienza.

Che cosa ti ha spinto a iniziare questo percorso? Quali aspettative e desideri avevi?

Ciao, mi chiamo Francesca e racconto volentieri la mia esperienza nata dall’esigenza di acquisire degli strumenti che mi potessero aiutare nella comunicazione con me stessa e con le persone a me care, dato che dopo tante frustrazioni per incomprensioni, conflitti più o meno gravi, avevo il desiderio di terminare il perpetrarsi di tanti momenti di rottura e riuscire invece a trovare dei buoni compromessi con me stessa in primis, senza al tempo stesso dimenticare l’altro, o gli altri. Questa necessità si è fatta sentire più dirompente dal momento in cui sono diventata mamma, perchè mi sono resa conto di non potermi più permettere di prevaricare nessuno,o almeno di impegnarmi nel fare qualcosa di diverso e costruttivo.

Ci sono state difficoltà? Quali sfide hai incontrato? (a livello personale e/o di gruppo)

Le difficoltà sono state molteplici, come molteplici sono state le soddisfazioni personali. Il percorso intrapreso mi ha condotta di fronte ad uno specchio, perciò ogni accadimento, sia che coinvolgesse me direttamente o qualcun’ altro, mi guardava in faccia e la cosa meravigliosa era che lo facesse sempre con amorevolezza e dandomi sempre la possibilità di contattare ed esprimere il mio sentire, qualunque fosse. Per la mia storia personale, la sfida più grande è stata quella di riconoscere il mio valore e prendermi lo spazio per portarlo ed affermarlo, perciò sento di aver fatto un gran lavoro con il giudizio, a cui , come consuetudine, davo ampio potere tra le voci interne.

Cosa ti è piaciuto di più? Quali scoperte e insegnamenti ti sei portata a casa?

Mi è piaciuto tanto stare in cerchio, celebrarsi, ballare, giocare, ascoltare ed essere ascoltata davvero, fare tentativi, non sbagliare mai, sentire che siamo tutti diversamente uguali, ringraziare per il cibo, sentire prima di pensare. Mi porto a casa tanta ricchezza di profondi scambi anche con persone sconosciute; la scoperta che la delicatezza e la forza sono compagne; capire quanto è importante assumere la responsabilità personale verso me stessa e verso gli altri; sperimentare il gioco come strumento di conoscenza e creatività evolutiva; aver percepito che quando uno solo sta male, stanno male tutti.

Cosa ne pensi degli strumenti appresi? Li hai applicati nella tua vita? Se sì, come?

Gli strumenti appresi sono tanti e per tutti i gusti; oggi sento che ho fatto tesoro di una parte e che ho ancora tanto da provare e approfondire. Sicuramente porto nella vita personale e negli ambienti che vivo delle pillole del percorso fatto, credo in modo intuitivo perlopiù, ascoltando il mio sentire e cercando di cogliere le esigenze del contesto

Mi sono anche cimentata nel ruolo di facilitatrice perchè coinvolta nel condurre un Open Space Technology per un Festival di progettazione partecipata e poi proponendo degli incontri di supporto di gruppo online, nel periodo di smarrimento emerso dall’arrivo del Covid, sia al gruppo genitori di classe di mia figlia ed alla maestra, che ad un gruppo di amici permacultori.

Cosa diresti a chi vuole intraprendere questo viaggio dentro la facilitazione?

Bè, direi: “Provare per credere! Sei arrivato in un luogo dove non c’è niente da perdere, c’è solo da ricevere e donare.”

Se hai voglia di scoprire e vivere in prima persona ciò che ha raccontato Francesca e unirti a noi in questo viaggio, partecipando al corso base residenziale in Toscana, trovi tutte le informazioni qui. Ti aspettiamo!

corso Toscana

Facilitazione? Surfare nella vita e in gruppo

Ti sei mai sentit@ trasportare dagli eventi e dalle situazioni della vita, trascinat@ da una parte e dall’altra come quando soffia forte il vento o la corrente del mare ti destabilizza spostandoti lungo la costa e poi verso riva, e poi ancora verso il largo? Quello sballottìo continuo che non ti lascia il tempo di renderti conto dove sei e dove vuoi andare. E la stessa cosa, ti è mai successa in un gruppo che frequenti? Tra amici, colleghi, nell’associazione in cui sei attiv@? Forse ti sono capitati momenti in cui una serie di accadimenti, informazioni, decisioni, azioni sono comparse di fronte ai tuoi occhi e poi sparite l’attimo dopo senza neanche darti il tempo di coglierle e tutto ad un tratto, trovarti di fronte a qualcosa che non ti appartiene più. E sentire una sorta di nausea, l’impulso di lasciare, o di arrabbiarti, o di rassegnarti al “tanto è inutile”.

Se hai provato una di queste sensazioni almeno una volta nella vita o ti è capitato di sentirti a disagio in un contesto di gruppo, prova a immaginarti la facilitazione come un profondo respiro in mezzo a quel caos. Un “fermo immagine” alla Matrix che, in pochi istanti, ti permette di vedere gli elementi che compongono il contesto intorno a te. Uno “stop” che ti consente di zoommare sull’essenziale. Che fa risuonare nelle orecchie le voci che ti abitano dentro con una chiarezza cristallina. Che intesse le parti in gioco con creatività e agilità per poi rilanciarti sulla cresta dell’onda, con il tuo surf ben aderente ai piedi, emergendo con una proposta che armonizza i bisogni del gruppo o ti permette di riprendere il cammino della tua vita nella direzione che scegli tu.

Il caos interiore, le diverse parti che ci abitano, non sono così diverse dalle diverse anime che compongono un gruppo. Imparando a dialogare e surfare in questi due mondi, puoi arricchire la tua vita privata, associativa, lavorativa liberando il massimo del tuo potenziale.

Il corso annuale di facilitazione che proponiamo, è a servizio di quest’avventura che profuma di vita e vitalità, di cambiamento e di futuro. Ma richiede allenamento costante e coraggio di camminare su strade inesplorate a cui neanche sapevi di avere accesso.

In particolare, nel corso residenziale in Toscana, potrai vivere l’esperienza della facilitazione nel contesto della vita comunitaria, come ospite dell’ecovillaggio “La Torre di mezzo”, tra i boschi del pre-Appennino.

Grazie allo spirito del luogo, all’esperienza concreta degli abitanti e al contesto naturale particolarmente privilegiato, potrai totalmente immergerti nel viaggio alla scoperta di te e dei processi di gruppo come non ti è mai capitato. Potrai “staccare” dalla quotidianità, dalla routine e dal caos per tuffarti nell’apprendimento e in una dimensione di pensiero atipica. La particolarità del percorso formativo e le tante ore passate insieme, fianco a fianco, saranno il terreno soffice su cui affondare radici di amicizia, intimità e fiducia con i membri del gruppo e ti permetterà di sperimentare un lavoro di alta qualità, capace di muovere a fondo quelle parti di te che sono risorse nella vita e nel mestiere di facilitatrice/tore. Ci saranno anche spazi per sessioni individuali di approfondimento con Delfino, sempre pronto ad accogliere i processi interiori emergenti e capace di integrare la Natura nel lavoro di esplorazione.

Sei pront@ a vivere un’avventura che ti cambierà la vita? Sei pront@ a sentire di nuovo il sangue pulsare nelle vene? Sei curios@ di scoprirti come non sei stat@ mai?

Ti aspettiamo, per surfare insieme sul crinale di questa montagna.

Per info ed iscrizioni: facilitatoscana@gmail.com
Leggi qui il programma del corso